L'Eurostat, l'Ufficio statistico della Comunità europea, ha pubblicato "The digital divide in Europe", un rapporto sul divario digitale nell'Europa a 25, riferito al primo trimestre 2004. Il rapporto rivela che i maggiori consumatori di Internet sono l'85% degli studenti, il 60% degli occupati, il 40% dei disoccupati e il 13% dei pensionati sulla popolazione di utenti europea. Negli ultimi 10 anni le ICT sono diventate sempre più disponibili al pubblico, sia dal punto di vista dell'accessibilità che dei costi. Resta comunque il gap nell'utilizzo delle tecnologie tra la popolazione europea. Divario causato da una molteplicità di fattori: l'età, l'occupazione, il livello di istruzione, il grado di urbanizzazione dell'area in cui essi vivono. Il divario digitale ha diverse origini: mancanza di infrastrutture o di accesso, mancanza di incentivi per l'utilizzo delle ICT, assenza di alfabetizzazione informatica o di competenze necessarie per far parte della società dell'informazione. Nell'Europa a 25, gli Stati che presentano una forbice del digital divide più ampia sono Portogallo (70%), Slovenia (68%), Spagna ( 61%), Regno Unito (59%) e Italia (58%), mentre un minor divario si registra in Lituania (11%), Svezia (24%), Germania (25%), Danimarca ed Estonia (27%).