Da La Repubblica del 11/05/2005

Si aggrava il deficit previsto da qui al 2008. Scontro nel governo sulle misure compensative

Germania, crollano le entrate 53 miliardi di buco nei conti

Inevitabile anche quest´anno lo sforamento del tetto del 3% al deficit-Pil

di Andrea Tarquini

BERLINO - Cattive notizie sul fronte dei conti pubblici tedeschi. Secondo fonti ufficiali, l´erario federale e quello dei sedici Bundeslaender (regioni-Stato) e dei comuni devono rassegnarsi a un brutale calo delle entrate tributarie. La stima ufficiale del gettito fiscale sarà resa nota giovedì, ma ieri i giornali parlavano di un ammanco di circa 53 miliardi di euro di qui al 2008. Il che fa ritenere pressoché inevitabile che anche quest´anno la Germania violerà quello che è ritenuto il più importante tra i criteri del Patto di stabilità, cioè il tetto posto al deficit corrente di ogni singolo Stato membro dell´Unione monetaria: il 3 per cento del prodotto interno lordo (Pil).

Per il solo anno corrente, le entrate fiscali del potere federale saranno di circa tre miliardi di euro inferiori alle previsioni. Da qui al 2008 in tutto l´ammanco sarà di 26 miliardi di euro sempre per il solo erario federale. Il resto del buco di entrate peserà invece sui conti dei Bundeslaender e delle municipalità. La situazione dunque si complica. Il ministro delle Finanze, il socialdemocratico Hans Eichel, vuole presentare in giugno il suo pacchetto di proposte di politica di Bilancio. Berlino è divisa sulle vie da imboccare per compensare il calo delle entrate tributarie.

Teoricamente un aumento dell´imposta sul valore aggiunto sarebbe una via possibile, ma Eichel la rifiuta nel modo più netto. «Non intraprenderemo alcuna azione che apra il rischio di indebolire la crescita economica», dicono i suoi portavoce. E un aumento dell´Iva, che ovviamente porterebbe a rincari dei prezzi al consumo e a un calo del potere d´acquisto, avrebbe secondo il governo effetti negativi per il consumo interno, che già è un tallone d´Achille della prima economia europea. Il previsto buco nelle entrate fiscali ha comunque scatenato un duro scontro tra governo rossoverde e opposizioni cristiano- conservatrice e liberale. Secondo il premier bavarese Edmund Stoiber «la Germania affronta per colpa dell´esecutivo di sinistra il più grave buco nei conti pubblici in tutta la sua storia». Il leader della Cdu, signora Angela Merkel, ritiene inevitabile una Finanziaria-bis. Mentre il premier democristiano dell´Assia, Roland Koch, denuncia «la nuova conferma della bancarotta dei rossoverdi». Ma il governo del cancelliere Schroeder si difende contrattaccando. La causa principale dei problemi dei conti pubblici, affermano gli uomini di Eichel, è l´ostruzionismo con cui l´opposizione conservatrice blocca i tagli di spesa e alcune riforme fiscali del governo al Bundesrat, la Camera delle Regioni.

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