Da La Repubblica del 05/04/2005

Al leader della destra xenofoba era sfuggito il controllo della Fpoe: rimarrà al governo

Austria, lo strappo di Haider "Fondo un partito moderato"

Ruolo di primo piano anche per la sorella Ursula

di Andrea Tarquini

BERLINO - Joerg Haider, leader della destra austriaca, si è deciso allo strappo storico, alla svolta di Fiuggi dei nazionalconservatori del Danubio. Addio all´ala oltranzista del suo partito nazional-liberale, la Fpoe: Haider rompe con il fondamentalismo nostalgico, antioccidentale, antieuropeo dell´ultradestra viennese, e vara a sorpresa una scissione verso il centro. «Buendnis fuer die Zukunft Oesterreichs», Alleanza per il futuro dell´Austria (Bzoe), si chiama il nuovo partito. Haider definitivamente in doppiopetto taglia dunque i ponti con gli ultrà, pur di tenere la sua formazione e il suo gruppo parlamentare nella coalizione di centrodestra che dal 2000 il cancelliere democristiano Wolfgang Schuessel guida con successo a Vienna nonostante le iniziali proteste internazionali contro lo sdoganamento della destra.

«L´alternativa che avevamo di fronte era chiara», hanno spiegato Haider e sua sorella Ursula Haubner, uno dei massimi leader del partito. «O cedere alle forze distruttive e tornare all´opposizione, oppure continuare costruttivamente ad assumersi la responsabilità di governo con i popolari di Schuessel. Abbiamo scelto la seconda via. Se l´Austria oggi sta meglio della Germania, ha un´economia più vitale e molti meno disoccupati che a Berlino, è merito delle riforme varate dal governo in cui sediamo».

Tra le due anime della destra austriaca - da un lato il populismo arrabbiato, xenofobo e nazionalista, qua e là con tinte di vaghe nostalgie hitleriane, dall´altra la tecnocrazia neoliberale-thatcheriana incarnata dall´efficientissimo ministro delle Finanze Karl Heinz Grasser - lo scontro covava da anni.

Adesso è andato oltre il punto di non ritorno. Per anni Haider aveva cavalcato con spregiudicata abilità politica gli umori di entrambe le anime del popolo di destra a Vienna. Aveva elogiato la politica sociale del Terzo Reich e gridato con toni più che leghisti contro la marea degli extracomunitari. Ma aveva anche lodato i tagli e le riforme del welfare che - ispirate dal cancelliere democristiano Schuessel e da Grasser, potenziale rivale di Haider stesso - hanno rilanciato l´azienda-paese Austria. Facendo decollare il prodotto interno lordo, risanando i conti pubblici e riducendo la disoccupazione a meno del 3 per cento, contro l´11 per cento e oltre tedesco.

«Niente elezioni anticipate, la coalizione con Schuessel resta in piedi», assicurano Haider e sua sorella Ursula, Nel nuovo partito ci sono i cavalli di razza della vecchia Fpoe: da Grasser al vicecancelliere Hubert Gorbach, dalla sorella di Haider al capogruppo parlamentare Herbert Scheibner, al segretario generale Uwe Scheuch. Esclusi invece l´ultrà pangermanista Andreas Moelzer e il nazionalista Ewald Stadler.

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