Da Corriere della Sera del 18/12/2004
Originale su http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2004/12_Dicembre/18/venturin...

La Turchia verso l'ingresso nell'Ue

Tormenti e alchimie

di Franco Venturini

I negoziati per l’adesione della Turchia all’Unione Europea si apriranno il 3 ottobre del 2005. Forse. In quel giorno potranno essere celebrati insieme l’anniversario della riunificazione tedesca e il primo passo di una nuova identità europea. Forse. Perché a uscire davvero vincitori dal vertice di Bruxelles, malgrado il diluvio delle congratulazioni reciproche, sono stati i dubbi generalizzati, i paletti piantati ovunque, un «fidanzamento», insomma, che annuncia per il 2015 il più tormentato dei matrimoni. Si sapeva da tempo che la candidatura della Turchia poneva all’Unione problemi rilevanti, dalla democratizzazione ancora imperfetta all’arretratezza economica, dai poco rassicuranti confini al peso della crescita demografica. E si sapeva, altresì, che per difendere quanto già costruito i Venticinque avevano messo a punto una nutrita serie di clausole cautelari, dalla trattativa senza scadenza fissa alla possibilità di sospendere i negoziati, dalla salvaguardia permanente contro i flussi migratori all’ipotesi di «ancoraggio» all’Ue qualora fallisse l’adesione. Ma mentre impugnava lo scudo con una mano, questa Europa impaurita sapeva bene di dover tendere l’altra al messaggio politico che la Turchia moderna porta con sé: Islam e democrazia sono conciliabili, e l’esempio di Ankara va premiato proprio per indebolire quei fondamentalismi che sono la matrice corrente del terrorismo.

Una posta tanto alta e tanto sofferta avrebbe meritato, a Bruxelles, l’atmosfera dei momenti epocali. Invece a fare irruzione sulla scena è stato il problema irrisolto della divisione di Cipro, e da quel momento non si è più parlato di grandi progetti. Durato molte ore, il braccio di ferro si è concluso con un capolavoro di ambiguità: in soldoni Ankara si impegna a riconoscere soltanto de facto i greco-ciprioti entro il 3 ottobre, purché prima i soci Ue «prendano atto» dell’esistenza dei turco-ciprioti del nord.

Tutti contenti, naturalmente: Blair e Berlusconi che sostengono a spada tratta la candidatura turca, Schröder e Chirac che in tema di Turchia si muovono sul filo del rasoio, Erdogan che potrà negare sul suo fronte interno di aver ceduto l’incedibile.

A noi pare, invece, che il troppo faticoso compromesso di Bruxelles confermi pensieri allarmanti. Il problema non è più di sapere se la Turchia debba entrare un giorno nell’Unione (troppo laceranti sarebbero le conseguenze di un «no» sullo scacchiere islamico-mediorientale) bensì di capire per tempo quale Unione possa accogliere la Turchia dopo il 2014. Se le ratifiche costituzionali rispetteranno le previsioni e non saranno unanimi, l’Europa dovrà trovare una formula capace di bilanciare ambizioni antiche e nuove adesioni. Il che comporterà fatalmente forme di restringimento per eccesso di allargamento, ben prima della stretta finale con Ankara. E’ alla nascita di questa Unione diversa che gli europei dovrebbero pensare se vogliono evitare di essere sorpresi dalla paralisi istituzionale e politica. La Turchia, poi, entrerà nel salotto che troverà aperto. Sempre che gli alchimisti di Bruxelles non siano nel frattempo andati in pensione.

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

Parla il ministro degli Esteri Gul. "Con l'Italia ottimi rapporti"
"La Turchia sta cambiando fra dieci anni sarà nell'Ue"
di Marco Ansaldo su La Repubblica del 24/11/2005
Ribattezzato "Mustafa" da Fischer per aver sponsorizzato il sì ai negoziati con Ankara spiega: sarà preziosa per economia e rapporti con l'Islam
"La Ue ha bisogno della Turchia"
Il commissario all'allargamento Rehn: è il nostro ponte verso Oriente
di Riccardo Staglianò su La Repubblica del 18/10/2005

News in archivio

Gli ordigni sono state lanciati in un locale del centro. Il capo della polizia: "L'attacco non è di natura politica"
Turchia: attentato a Smirne, granate contro un bar
su La Repubblica del 02/10/2006
Riaperte le trattative per l'ingresso del Montenegro
Ue: disco verde per Bulgaria e Romania nel gennaio 2007
Ma Bruxelles avverte Sofia e Bucarest: dovranno adeguare gli standard interni a quelli dei 25
su Adnkronos del 26/09/2006
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0