Da La Repubblica del 12/12/2004

Il leader degli "arancioni" si sentì male in campagna elettorale, il 5 settembre, dopo una cena con il capo degli 007 ucraini

"Yushenko avvelenato dalla diossina"

Vienna, i medici non hanno più dubbi: una minestra doveva ucciderlo

La moglie si accorse di uno strano sapore delle labbra del marito. Kiev apre un´inchiesta

di Giampaolo Visetti

MOSCA - Viktor Yushenko, leader della "rivoluzione arancione" ucraina e candidato dell´opposizione alle travagliate presidenziali, è stato avvelenato. Il 5 settembre scorso, qualcuno gli ha sciolto della diossina nella minestra. L´obiettivo era ucciderlo. Prima di sentirsi male aveva cenato con il capo dei servizi segreti ucraini. Zuppa vegetale e sushi di pesce. Nella notte il malore, sottovalutato, e la moglie Katerina che baciandolo scambia l´odore del cloro con «uno strano sapore metallico sulle labbra». Solo l´intervento tempestivo dei medici gli ha salvato la vita. Il clamoroso annuncio pone fine a tre mesi di denunce di Yushenko contro «il regime politico» e di smentite da parte degli stessi medici, della procura e delle autorità ucraine. Il primario della clinica "Rudolfinerhaus" di Vienna, dove Yushenko fu ricoverato il 10 settembre quando già non si reggeva più in piedi, e dove da venerdì ha ripetuto una serie di analisi, ha escluso le altre ipotesi. «Non c´è alcun dubbio - ha detto ieri pomeriggio - sul fatto che la malattia è stata provocata da un avvelenamento da diossina, solubile, per via orale».

Il professor Michael Zimpfer ha spiegato che la «diagnosi definitiva» si basa su analisi sofisticate di medicina nucleare. Ripetuti esami del sangue, prelievi di reperti ossei, biopsia alla pelle e sulla mucosa dell´intestino, test su fegato e pancreas. A Yushenko sono stati controllati anche lo scheletro e tutti gli organi interni. Ogni esito, confermato da altri tre centri di ricerca di livello mondiale, è stato concorde. Yushenko si salverà, ma le conseguenze della rara malattia scatenata dal veleno saranno «a lungo termine». «Ora va tutto bene - ha dichiarato ieri - penso di vivere a lungo e di essere molto felice». Il suo aspetto testimonia invece le sofferenze delle ultime settimane, affrontate con una siringa di morfina infilata nella spina dorsale per sedare i dolori alla schiena. Non avrebbe retto i comizi, davanti alle migliaia di insorti accampati a Kiev, senza un catetere epidurale nascosto. Una metamorfosi-choc.

Yushenko era considerato il politico più affascinante del Paese. Bello, sportivo, più giovane dei suoi 50 anni. Sotto gli occhi del mondo si è trasformato in un mostro. Ingrigiti i capelli, gonfio e butterato dalla cloracne, il viso semi-paralizzato. Centinaia di ulcere gli hanno devastato la pelle: semichiusi gli occhi lacrimanti, il naso sottile somiglia ormai ad una patata violacea piena di eruzioni. Tuonava, ora biascica come un vecchio. «Non riesce più a guardarsi - ha rivelato la moglie in lacrime - se appare in tv, spegne». Spazzate via le accuse delle autorità ucraine e di Viktor Yanukovich. L´ex premier sfiduciato, avversario di Yushenko sostenuto dal presidente uscente Leonid Kuchma e da quello russo Vladimir Putin, ha sempre sostenuto che l´avvelenamento era una trovata da campagna elettorale. Secondo Yanukovich, Yushenko sarebbe stato vittima di una intossicazione alimentare, se non di una presunta inclinazione alla vodka, o ancora di una sauna intempestiva effettuata subito dopo un lifting al volto. Sciocchezze. Nessuna indigestione, tantomeno una sbornia, possono ridurre così una persona per mesi. «Non posso dire dove l´avvelenamento sia avvenuto - ha detto Zimpfer - noi non eravamo lì, ma è certo che si tratta dell´atto volontario e circoscritto di una parte terza. Ma questo tipo di indagini spetta alle autorità giudiziarie».

Chi ha cercato di assassinare il leader dell´opposizione? La maggioranza degli ucraini pensa ai vertici delle istituzioni, ma toccherà ai magistrati scoprirlo. Ieri è stata annunciata la riapertura di un´inchiesta per tentato omicidio volontario. A fine settembre il parlamento di Kiev aveva istituito una commissione d´inchiesta. Il 22 ottobre la procura ucraina già aveva sentenziato che i problemi di salute del leader dell´opposizione erano dovuti ad una «infezione herpetica virale». Un spy-story da guerra fredda, condita da intimidazioni ai medici viennesi (ora sotto scorta), falsi referti, dichiarazioni rese e ritrattate.

Oltre che da voci di cifre colossali offerte al dottor Nikolai Korpan, medico a contratto della "Rudolfinerhaus", origine ucraina e laurea a Uzhgorod, non riconosciuta in Austria. E´ stato lui il primo a prendersi cura di Yushenko, a seguirlo poi per tutta l´Ucraina, ad anticipare al ministro degli Esteri europeo Solana che era stato avvelenato. Per due volte, l´ultima mercoledì, era stato costretto a smentire la verità. Quella su cui ora si gioca il ballottaggio del 26 dicembre.

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