Da La Repubblica del 22/11/2004

Il premier Yanukovich, sostenuto dal presidente uscente Kuchma e dal Cremlino, non accetta la sconfitta

L´Ucraina in festa per Yushenko

Al ballottaggio per le presidenziali è in testa il leader dell´opposizione

In migliaia a Kiev cantano e brindano alla vittoria, sventolando bandiere arancione

di Giampaolo Visetti

KIEV - In quindicimila, sulla piazza dedicata all´Indipendenza, cantano l´inno ucraino e ballano. Brindano con le lattine di birra. I giovani ridono e gridano. I vecchi piangono commossi. E´ una notte fredda, quella di San Michele patrono di Kiev. Il cuore dell´Ucraina è occupato dai ragazzi di «Porà», il movimento che ha sostenuto la campagna elettorale dell´opposizione. Vestono in arancione, fanno ondeggiare le bandiere con la scritta «Sì». Invitano tutti alla «Notte della libertà». Pochi minuti dopo la chiusura delle urne la gente esce per le strade. Negli occhi una luce prima assente. Qualcosa è successo. Non c´è quasi traccia dei 14mila uomini, soldati e poliziotti, mobilitati dalle autorità contro l´annunciata «spallata della piazza». Come fossero stati fantasmi. Nel pomeriggio il segnale. Il comandante delle teste di cuoio dichiara in tv che i reparti speciali non andranno contro la volontà popolare, che non obbediranno alle autorità. In due ore il palco degli oppositori è montato, nella capitale vengono issati i maxi - schermi. Attacca la musica, nessuno reagisce. I risultati del ballottaggio delle presidenziali non ci sono ancora. Ma è chiaro che oggi un´epoca si è chiusa, che il tempo di Leonid Kuchma è scaduto, che il popolo ucraino ha deciso di uscire nel mare aperto della libertà e della democrazia.

Gli exit poll arrivano mentre la folla già festeggia l´addio al regime post-sovietico: 13 anni di autoritarismo, dieci con il vecchio presidente che questa sera esce di scena. Due sondaggi assegnano la vittoria al leader dell´opposizione Viktor Yushenko, con un margine tra i 4 e i 19 punti. Il rilevamento russo segnala il premier Viktor Yanukovich, scelto come erede da Kuchma e sostenuto da Vladimir Putin, in testa di 2 lunghezze. La media dei rilevamenti dà il 54% a Yushenko e il 43% a Yanukovich. Non c´è dubbio che la maggioranza degli ucraini abbia scelto il cambiamento. La speranza nell´ex governatore della banca centrale, che ha promesso lotta alla corruzione e riforme democratiche, ha contagiato impiegati e contadini. Ciò non significa che Yanukovich, nella notte, oggi, magari nei prossimi giorni, non venga nonostante tutto dichiarato vincitore. Le denunce di brogli sono centinaia, una valanga gli incontrollabili voti a distanza presso i seggi fedeli al regime. Il conteggio ufficiale può stravolgere il risultato. Yanukovich dichiara di non credere ai sondaggi. Darà battaglia. Lo scrutinio, come al primo turno, è lento. Per questo gli abitanti di Kiev sono in piazza. Dicono alle autorità che non vogliono più essere imbrogliati. Tre settimane fa Yushenko si era imposto per 156mila preferenza. Ieri la regione di Donetsk, roccaforte di Yanukovich, è stata rinforzata con 226mila elettori misteriosi. Con l´arrivo dei dati ufficiali dal sud e dall´ovest russofono, l´opposizione può scoprire di aver festeggiato una sconfitta. Lo scontro è possibile.

Kiev che festeggia Yushenko senza aspettare i risultati è un brutto colpo per Putin. Anche Mosca esce battuta: nello spazio ex sovietico sta accadendo qualcosa di importante. Georgia, il Caucaso, Ucraina: è una fuga dall´impero scoppiato, verso il mercato della Ue e la sicurezza distante offerta dagli Usa. Yushenko guarda all´Ovest. Da oggi il problema è capire cosa farà il Cremlino costretto più a Est.

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