Da Corriere della Sera del 18/11/2004

La ricerca di un’intesa e l’ombra del baratto

di Massimo Franco

C’è un ritmo febbrile che dà l’idea non della grande intesa, ma del vicolo cieco nel quale ci si accalca cercando una via d’uscita che ieri ancora non si intravedeva. Palazzo Chigi oggetto di un viavai che consegna a tarda sera un vertice Berlusconi-Siniscalco-Fini. E per questa mattina è in programma una riunione del Consiglio dei ministri, che potrebbe diventare il palcoscenico dell’ultimo braccio di ferro nel centrodestra: sempre che davvero si stia avvicinando l’epilogo. Gianfranco Fini ha confermato per oggi la propria nomina a ministro degli Esteri al posto di Franco Frattini; anche al Quirinale risulta che sia deciso. Ma l’ombra del baratto tra Farnesina e riduzioni fiscali alimenta tensioni residue. Silvio Berlusconi ha deciso di uscire dall’angolo dello sconfitto, riproponendo il taglio delle tasse, a costo di collidere con le compatibilità europee: vuole un abbassamento dell’Irpef dal 2005, per evitare un calo di popolarità già evidente, sondaggi alla mano; e su questo sta cercando di ottenere il «placet» di An e Udc. Il colloquio avuto ieri con Fini si è risolto in modo ambiguo, a sentire Ignazio La Russa, portavoce di An: «Né intesa né rottura».

Si tratta della versione edulcorata di un aut aut che il premier avrebbe posto a Fini e all’alleanza. Il capo di An ha fatto notare il problema della copertura finanziaria; ma le sue riserve non sono bastate. Sulle tasse «siamo ancora in alto mare», ha ammesso La Russa in serata, annunciando per oggi la nomina agli Esteri: «Spero sia Fini». Berlusconi stava entrando col sottosegretario Gianni Letta dal presidente della Camera, Casini.

La pressione del premier mira a piegare le resistenze; a recuperare credibilità agli occhi dell’elettorato. Il ministro di An, Mirko Tremaglia, ha respinto «qualsiasi scambio fra Irpef e Farnesina». Eppure, il baratto appare e scompare. La trappola alla quale Fini cerca di sottrarsi è di ottenere il ministero, per poi trovarsi contro il partito, ostile a un taglio delle tasse «azzurro leghista». La soluzione alla quale pensa Berlusconi, invece, è questa.

Si parla di un ridimensionamento degli sgravi per le imprese, e del blocco degli aumenti per i dipendenti statali. Significherebbe intaccare i nostri consensi nel Centrosud, obietta An: soprattutto nel Lazio, terra di pubblico impiego. Ma il partito di Fini appare solo, davanti a un Berlusconi che insiste: «Sto perseverando per ridurre le tasse». L’Udc non nasconde il fastidio per le mosse compiute dal vicepremier negli ultimi mesi e aspetta. Follini spera ancora di restare fuori. Eppure, il gioco è diventato troppo pesante perché i sì e i no siano nelle mani dei singoli leader.

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

Disgelo con Domenico Siniscalco, chiamato Mimmo in conferenza stampa "Questa è una svolta storica"
E il Cavaliere torna a sorridere "Ma io sogno ancora 2 aliquote"
di Concita De Gregorio su La Repubblica del 27/11/2004
Sulle tasse Pera attacca Casini
"Maastricht non sia una scusa". L´Ulivo: è scontro istituzionale
di Giovanna Casadio su La Repubblica del 22/11/2004
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0