Da The New York Times del 30/10/2004
La bibbia letta dalla destra e dalla teologia liberale
Ma è poi vero che Dio condanna l´omosessualità?
di Nicholas D. Kristof
Quando Dio creò gli omosessuali, che si innamorano gli uni degli altri con tanta intensità e struggimento, prese forse una svista? Questo pare implicito nei decreti che negli Usa vogliono proibire il matrimonio tra gay in corso di definizione in 11 Stati.
Negli ultimi due mesi ho studiato la questione di come la Bibbia consideri l´omosessualità. I conservatori mi paiono essenzialmente dalla parte del giusto quando affermano che il Vecchio Testamento condanna effettivamente quanto meno il sesso anale tra uomini (gli studiosi non sono d´accordo sul fatto che l´espressione in ebraico includa anche altri contatti sessuali). Mentre l´omosessualità non è mai entrata nella Top 10 dei comandamenti, da una lettura letterale del Libro del Levitico si evince che il sesso anale tra uomini è male in ogni suo dettaglio quanto altre pratiche che il testo condanna, come ad esempio indossare una maglietta di poliestere e cotone (Levitico 19,19: «Non indossare vesti intessute con fili diversi»).
Per quanto riguarda il Nuovo Testamento, Gesù non disse neppure una parola contro i gay, ma fu molto esplicito quando consigliò a un uomo ricco di distribuire tutti i suoi beni, mettendolo giustamente in guardia dai conti correnti bancari («Non accumulate tesori per voi sulla Terra»). I teologi sottolineano che la Bibbia è sufficientemente grande da annoverare i rapporti gay e la tolleranza, così come qualche sporadica condanna dei medesimi. La Destra religiosa cita una parte del Nuovo Testamento che condanna apertamente l´omosessualità maschile, non con le parole di Gesù, ma con quelle di San Paolo. Vogliamo davvero che sia San Paolo il nostro legislatore? Promulgheremo davvero una legge seguendo ciò che San Paolo dice a proposito di donne che si devono coprire il capo e portare i capelli lunghi? (Nota per il presidente Bush: se davvero intende obbedire a San Paolo, perché prima di passare a proibire il matrimonio tra gay non inizia velando Laura e facendole portare i capelli lunghi?).
Ma vi è anche un´altra soluzione. San Paolo disapprova il matrimonio, ad eccezione di coloro che siano ossessionati dal sesso, dicendo che è meglio «rimanere scapoli quale io sono». Pertanto, potendo scegliere qua e là le frasi bibliche ignorando il messaggio centrale dell´amore, non dovremmo forse proibire il matrimonio tout court?
Negli ultimi due mesi ho studiato la questione di come la Bibbia consideri l´omosessualità. I conservatori mi paiono essenzialmente dalla parte del giusto quando affermano che il Vecchio Testamento condanna effettivamente quanto meno il sesso anale tra uomini (gli studiosi non sono d´accordo sul fatto che l´espressione in ebraico includa anche altri contatti sessuali). Mentre l´omosessualità non è mai entrata nella Top 10 dei comandamenti, da una lettura letterale del Libro del Levitico si evince che il sesso anale tra uomini è male in ogni suo dettaglio quanto altre pratiche che il testo condanna, come ad esempio indossare una maglietta di poliestere e cotone (Levitico 19,19: «Non indossare vesti intessute con fili diversi»).
Per quanto riguarda il Nuovo Testamento, Gesù non disse neppure una parola contro i gay, ma fu molto esplicito quando consigliò a un uomo ricco di distribuire tutti i suoi beni, mettendolo giustamente in guardia dai conti correnti bancari («Non accumulate tesori per voi sulla Terra»). I teologi sottolineano che la Bibbia è sufficientemente grande da annoverare i rapporti gay e la tolleranza, così come qualche sporadica condanna dei medesimi. La Destra religiosa cita una parte del Nuovo Testamento che condanna apertamente l´omosessualità maschile, non con le parole di Gesù, ma con quelle di San Paolo. Vogliamo davvero che sia San Paolo il nostro legislatore? Promulgheremo davvero una legge seguendo ciò che San Paolo dice a proposito di donne che si devono coprire il capo e portare i capelli lunghi? (Nota per il presidente Bush: se davvero intende obbedire a San Paolo, perché prima di passare a proibire il matrimonio tra gay non inizia velando Laura e facendole portare i capelli lunghi?).
Ma vi è anche un´altra soluzione. San Paolo disapprova il matrimonio, ad eccezione di coloro che siano ossessionati dal sesso, dicendo che è meglio «rimanere scapoli quale io sono». Pertanto, potendo scegliere qua e là le frasi bibliche ignorando il messaggio centrale dell´amore, non dovremmo forse proibire il matrimonio tout court?
Annotazioni − Articolo pubblicato il 30/10/2004 su La Repubblica.
Traduzione di Anna Bissanti.
Traduzione di Anna Bissanti.
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