Da The Washington Post del 25/10/2004
Violata la Convenzione di Ginevra
Prigionieri "fantasma" trasferiti in altri Paesi
La Cia li ha nascosti alla Croce Rossa
di Dana Priest
Su richiesta della Cia, il dipartimento della Giustizia ha abbozzato un memorandum confidenziale che autorizza l´agenzia a trasferire i prigionieri dall´Iraq per sottoporli a interrogatorio, una pratica in violazione delle Convenzioni di Ginevra. Una fonte dell´intelligence ha rivelato che la Cia ha sfruttato questo memorandum preparato a marzo come supporto legale per trasferire segretamente dall´Iraq fino a una dozzina di prigionieri negli ultimi sei mesi.
L´agenzia avrebbe tenuto nascosti i prigionieri allontanandoli dai controlli del Comitato Internazionale della Croce Rossa e di altre autorità competenti. La bozza del parere legale, redatto dall´Ufficio di consulenza del dipartimento della Giustizia e datato 19 marzo 2004, fa riferimento sia a cittadini iracheni sia a stranieri in Iraq. Il documento riporta la scritta "bozza" e non è da ritenersi definitivo tuttavia è stato inviato ai consigli generali del consiglio della Sicurezza nazionale, alla Cia e ai dipartimenti di Stato e della Difesa. «Quel memo era un semaforo verde» ha commentato una fonte dell´intelligence. «La Cia lo ha sfruttato per portarsi via alcune persone dall´Iraq».
Secondo ex ed attuali funzionari dell´agenzia, la Cia ha una politica di libera interpretazione che le consente di trasferire un numero sconosciuto di sospetti terroristi catturati in un Paese nelle mani dei servizi di sicurezza di altri paesi il cui curriculum di abusi dei diritti umani è più che documentato. Questi individui, al pari di quelli custoditi nei centri di detenzione della Cia, non hanno accesso ad alcun processo legale né hanno diritti di alcun tipo. Una fonte di governo a conoscenza di questa prassi ha detto che alcuni prigionieri sono stati probabilmente portati in altri Paesi perché «lì l´agenzia ha il personale, l´esperienza e le strutture necessarie a svolgere gli interrogatori, nonché il personale e i programmi adatti».
L´origine del memorandum è legata all´unico prigioniero fantasma di cui si ha notizia certa, quell´Hiwa Abdul Rahman Rashul, soprannominato "Tripla X". Rashul fu catturato dai soldati curdi nel giugno o nel luglio dell´anno scorso e consegnato alla Cia che lo trasferì in Afghanistan per interrogarlo. A ottobre il consigliere della Casa Bianca Alberto R. Gonzales aveva chiesto all´Ufficio di consulenza legale di redigere la propria opinione sul trattamento delle «persone tutelate dalle Convenzioni di Ginevra» in Iraq e sullo status di Rashul. Goldsmith, allora a capo di quell´ufficio, affermò che Rashul era una «persona tutelata» dalla Quarta Convenzione di Ginevra e che per questo doveva essere riportato in Iraq.
La Cia non fu soddisfatta di questa decisione, riportò Rashul in Iraq e sospese qualsiasi trasferimento. Poi chiese all´Ufficio di consulenza legale un´opinione più esaustiva sulle "persone tutelate" in Iraq e sulla legalità della prassi di trasferire la gente per sottoporla a interrogatorio. «Quel caso indusse la Cia a lamentarsi con il dipartimento della Giustizia affinché preparasse un memorandum migliore».
L´agenzia avrebbe tenuto nascosti i prigionieri allontanandoli dai controlli del Comitato Internazionale della Croce Rossa e di altre autorità competenti. La bozza del parere legale, redatto dall´Ufficio di consulenza del dipartimento della Giustizia e datato 19 marzo 2004, fa riferimento sia a cittadini iracheni sia a stranieri in Iraq. Il documento riporta la scritta "bozza" e non è da ritenersi definitivo tuttavia è stato inviato ai consigli generali del consiglio della Sicurezza nazionale, alla Cia e ai dipartimenti di Stato e della Difesa. «Quel memo era un semaforo verde» ha commentato una fonte dell´intelligence. «La Cia lo ha sfruttato per portarsi via alcune persone dall´Iraq».
Secondo ex ed attuali funzionari dell´agenzia, la Cia ha una politica di libera interpretazione che le consente di trasferire un numero sconosciuto di sospetti terroristi catturati in un Paese nelle mani dei servizi di sicurezza di altri paesi il cui curriculum di abusi dei diritti umani è più che documentato. Questi individui, al pari di quelli custoditi nei centri di detenzione della Cia, non hanno accesso ad alcun processo legale né hanno diritti di alcun tipo. Una fonte di governo a conoscenza di questa prassi ha detto che alcuni prigionieri sono stati probabilmente portati in altri Paesi perché «lì l´agenzia ha il personale, l´esperienza e le strutture necessarie a svolgere gli interrogatori, nonché il personale e i programmi adatti».
L´origine del memorandum è legata all´unico prigioniero fantasma di cui si ha notizia certa, quell´Hiwa Abdul Rahman Rashul, soprannominato "Tripla X". Rashul fu catturato dai soldati curdi nel giugno o nel luglio dell´anno scorso e consegnato alla Cia che lo trasferì in Afghanistan per interrogarlo. A ottobre il consigliere della Casa Bianca Alberto R. Gonzales aveva chiesto all´Ufficio di consulenza legale di redigere la propria opinione sul trattamento delle «persone tutelate dalle Convenzioni di Ginevra» in Iraq e sullo status di Rashul. Goldsmith, allora a capo di quell´ufficio, affermò che Rashul era una «persona tutelata» dalla Quarta Convenzione di Ginevra e che per questo doveva essere riportato in Iraq.
La Cia non fu soddisfatta di questa decisione, riportò Rashul in Iraq e sospese qualsiasi trasferimento. Poi chiese all´Ufficio di consulenza legale un´opinione più esaustiva sulle "persone tutelate" in Iraq e sulla legalità della prassi di trasferire la gente per sottoporla a interrogatorio. «Quel caso indusse la Cia a lamentarsi con il dipartimento della Giustizia affinché preparasse un memorandum migliore».
Annotazioni − Articolo pubblicato il 25/10/2004 su La Repubblica.
Traduzione di Anna Bissanti.
Traduzione di Anna Bissanti.
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