Da La Repubblica del 13/10/2004

Sarà ceduta Yuganskneftegaz, valutata 5 miliardi di dollari in meno del previsto

Il governo russo smantella Yukos in vendita il gioiello del gruppo

La cessione di alcuni asset servirà a coprire 3,4 miliardi di dollari di tasse non pagate
L´acquirente più probabile è la società statale Rosneft, appena fusa con Gazprom

di Giampaolo Visetti

MOSCA - La guerra dichiarata un anno fa dal Cremlino alla più importante compagnia petrolifera privata della Russia è arrivata alla battaglia finale. Un doppio attacco ha messo ieri in ginocchio, secondo molti analisti definitivamente, la Yukos di Mikhail Khodorkovski. L´azionista di maggioranza, ex uomo più ricco del Paese, è in carcere dal 25 ottobre scorso. Accusato di evasione fiscale e truffa, dopo aver annunciato come possibile il proprio ingresso in politica in vista delle ultime presidenziali, è ancora in attesa di giudizio. L´anniversario dell´arresto, autorizzato dal presidente Putin, è stato celebrato con due notizie da ko. Nel giro di pochi minuti il ministero della Giustizia ha ufficializzato la decisione di mettere in vendita alcune parti di Yuganskneftegaz, la divisione siberiana del colosso petrolifero. Da questa società deriva il 62% della produzione di greggio Yukos. Per il governo la cessione di alcuni asset, ancora non specificati, servirà a coprire il debito di 3,4 miliardi di dollari per tasse evase e multe accumulate nel solo anno 2000.

Subito dopo l´annuncio di vendita di uno dei giganti mondiali dell´energia, è stata resa nota la valutazione di Yuganskneftegaz da parte della tedesca Dresdner Kleinwort Wasserstein. La banca d´investimento, su incarico del governo russo, ha stimato un valore di 10,4 miliardi di dollari. Nei giorni scorsi il mercato indicava un prezzo oscillante tra i 15,7 e i 18,3 miliardi. Gli analisti hanno definito «distruttiva» tale valutazione. La Dresdner ha ammesso che la stima è stata ridotta del 60% «a causa degli altri rischi politici» che incombono sulla compagnia.

La cessione di Stato della Yukos sarà perfezionata dal ministero delle Proprietà. Esso ha definito «ingiustificato» il ritardo della holding nel pagamento delle tasse arretrate, per un totale di oltre 7 miliardi di dollari. La sua sottostima sembra confermare le indiscrezioni di una prossima cessione, a prezzi stracciati, a investitori graditi al Cremlino. L´acquirente più probabile è la compagnia petrolifera statale Rosneft, appena fusa con Gazprom, pressoché monopolista del gas russo. Chiaro l´obbiettivo: riportare sotto il controllo pubblico almeno il 20% dell´energia dell´ex Urss, fonte primaria del boom del bilancio di Stato e del peso politico di Putin.

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