Da La Repubblica del 04/10/2004
Operazione congiunta tra Francia e Spagna, 21 arrestati sui Pirenei. Tra loro anche Antza, il capo politico dell´organizzazione
Duro colpo al terrorismo basco "Catturato il numero uno dell´Eta"
Blitz delle forze speciali. Sequestrati 700 chili di dinamite, granate, lanciarazzi e ingenti somme di denaro
di Giampiero Martinotti
PARIGI - Il capo politico dell´Eta arrestato, l´apparato logistico messo a punto dall´organizzazione separatista in Francia smantellato: ieri all´alba, 140 poliziotti francesi e spagnoli, armati fino ai denti e incappucciati, hanno inferto un colpo durissimo al terrorismo basco, che si ritrova così decapitato politicamente e seriamente indebolito militarmente. Dopo quattro anni di paziente lavoro e gli importanti arresti della primavera scorsa, gli inquirenti sono convinti di aver sgominato tutta la struttura transalpina dell´Eta, la base fondamentale su cui si appoggiava l´organizzazione. E i risultati sono andati forse al di là delle speranze iniziale: tra le ventina di arrestati figurano in fatti due personaggi di primissimo piano: Mikel Albizu Iriarte, detto Antza, indiscusso capo politico dal 1992, e la sua compagna, Soledad Iparragirre Genetxea, detta Anboto, responsabile dei commando «legali» e accusata di numerosi omicidi. Ma l´operazione ha permesso anche di sequestrare armi da guerra, esplosivi, documenti politici, nascosti in sotterranei ben protetti.
Poliziotti e gendarmi sono entrati in azione in sette località del paese basco francese e del vicino Béarn, in quella zona tra l´Atlantico e i Pirenei occidentali che da quarant´anni costituisce la principale zona di ripiego dei terroristi baschi. Il colpo grosso è stato fatto nei pressi di Salies-de-Béarn, una pacifica stazione termale, finora più conosciuta per la sua sorgente di acqua salata e i suoi placidi canali. A tre chilometri dal villaggio, gli uomini dell´antiterrorismo hanno circondato una grande fattoria che appartiene a due agricoltori. Una parte della casa è affittata ai villeggianti e negli ultimi mesi gli affittuari erano una coppia con un bambino, che non avevano suscitato nessun sospetto tra i vicini: si vedevano poco e non coltivavano nessuna relazione. Per quel che si sa, Antza e Anboto non hanno opposto nessuna resistenza. Le loro foto e le impronte digitali sono state subito inviate a Madrid, da dove, nel primo pomeriggio, è arrivata la conferma che l´uomo era proprio il capo politico e stratega dell´Eta. I due sono stati trasferiti nella capitale francese, dove sono accentrate tutte le inchieste per fatti di terrorismo.
Contemporaneamente, le forze dell´ordine sono entrate in azione a Hendaye, Urrugne, Orriule e in altre cittadine basche, con l´obiettivo di «spezzare i dispositivi logistici dell´Eta». Secondo i francesi, sono state fermate in tutto diciassette persone, fonti spagnole parlano di ventuno arresti. Nel quadro della stessa operazione, un camionista spagnolo è stato bloccato a Burgos.
Altrettanto importante il sequestro di armi e altro materiale. Secondo il ministero dell´Interno spagnolo, sono stati sequestrati 700 chili di dinamite, 500 chili di clorato di potassio, granate anticarro e antiuomo, detonatori, migliaia di cartucce e lanciarazzi, documenti politici e importanti somme di denaro. Gli inquirenti hanno rilevato soprattutto l´importanza di tre nascondigli sotterranei, ben dissimulati «e con dei congegni di apertura molto sofisticati». In uno dei tre è stato anche trovato un poligono di tiro sotterraneo, utilizzato dai terroristi per allenarsi.
Inutile sottolineare l´entusiasmo degli investigatori: «Abbiamo raschiato il fondo del barile dell´Eta in Francia. L´organizzazione è decapitata e la maggior parte dei suoi stock militari sono stati scoperti». Felici anche i ministri degli Interni dei due paesi, Dominique de Villepin e José Antonio Alonso, che giovedì s´incontreranno per fare il punto sulla collaborazione bilaterale. «L´operazione è il frutto di anni di inchiesta - ha detto Villepin - di un lavoro estremamente paziente, minuzioso, che ha consentito di arrivare a questi risultati».
L´operazione dimostra la solidità della collaborazione franco-spagnola. Per molti anni i francesi hanno tollerato i terroristi dell´Eta, si sono limitati a sorvegliarli. Li hanno lasciati fare, a condizione che non commettessero attentati Oltralpe. Le cose sono cambiate verso la fine degli anni Novanta, dopo il fallimento del negoziato fra Aznar e l´organizzazione separatista. Da allora, gli arresti e i sequestri di materiale militare si sono moltiplicati, come dimostra un dato fornito ieri dal Guardasigilli, Dominique Perben: nelle carceri francesi ci sono 140-150 terroristi baschi, più dei fondalmentalisti islamici (un centinaio) e dei còrsi (un´ottantina).
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