Da La Repubblica del 01/10/2004

Protocollo di Kyoto, il sì di Putin l´America isolata sull´ambiente

Sbloccato dopo sette anni il patto per limitare l´effetto serra

Mosca più vicina alla Ue e più lontana da Bush

di Giampaolo Visetti

MOSCA - Dopo anni di attesa la Russia ha scelto di aderire al protocollo di Kyoto. Il via libera di Mosca, a poche settimane dalla scadenza dei termini, rende possibile l´applicazione delle misure di contenimento dell´emissione dei gas ritenuti responsabili dell´effetto serra e del surriscaldamento del clima. Il patto, già sottoscritto da 125 Paesi industrializzati a partire dal 1997, aveva bisogno della ratifica di 55 Stati emissari nell´atmosfera di almeno il 55% di anidride carbonica prodotta nel mondo. Dopo la clamorosa ritirata degli Usa di George Bush nel 2001, tale soglia si era fermata al 44,2%. Solo il sì della Russia, che porta in dote il 17,4% dei gas inquinanti, poteva sbloccare le sorti dell´accordo.

Negli ultimi mesi l´assenso del Cremlino, attento a ottimizzare politicamente la sua scelta, aveva seguito le oscillazioni dei rapporti e delle opportunità economiche internazionali. Fino a ieri, quando il governo del premier Mikhail Fradkov ha approvato lo storico disegno di legge. I ministri interessati avranno ora tre mesi per stabilire i provvedimenti concreti per rientrare nei parametri di Kyoto, quantificandone costi e benefici. La decisione finale, prevista entro i primi mesi del 2005, spetterà alla Duma e sarà poco più di una ratifica. Il piano di riduzione dei gas inquinanti è infatti fortemente voluto dal presidente Vladimir Putin, che vanta una maggioranza qualificata in parlamento. Il sì russo non possiede solo un alto valore per la lotta contro l´inquinamento. E´ un atto che segna una svolta politica: avvicina la Russia all´Ue, compatta nel promuovere il contenimento dei gas, e raffredda ulteriormente i suoi rapporti con gli Stati Uniti.

A pesare, l´esplosione dell´interscambio economico russo-europeo e la prospettiva di una visione politica affine nelle aree di crisi. La scelta pro Kyoto della Russia isola di fatto gli Usa e secondo i primi commenti americani peserà anche sulle presidenziali di novembre. Proprio la Ue, dalla primavera, aveva invece intensificato le pressioni su Mosca. Il presidente della Commissione, Romano Prodi, per due volte si era incontrato con Putin. Il 21 maggio il primo summit tra la Russia e l´Unione a 25, aveva portato all´accordo per l´ingresso dell´ex Urss nel Wto, l´Organizzazione mondiale del commercio. Un passaggio storico, che ha aperto ai russi prospettive economiche globali impensabili fino a pochi anni fa. Nonostante le smentite ufficiali, lo scambio Wto-Kyoto era parso evidente. Per non irritare troppo Usa e Cina, essenziali per l´ingresso russo nell´area degli scambi, l´annuncio del baratto commercio-ambiente era stato rinviato all´autunno.

Il Cremlino, deciso a ricostruirsi un´immagine internazionale positiva dopo la serie di attentati terroristici ceceni, la strage di Beslan e l´annuncio di riforme istituzionali autoritaristiche, ha però dovuto superare forti opposizioni interne. In aprile il consigliere di Putin, Andrei Illarionov, aveva paragonato il protocollo di Kyoto ad un «gulag economico, un trattato di morte che soffoca la crescita». La stessa Accademia delle scienze aveva dichiarato che l´efficacia del patto «non è scientificamente sostanziata»: e in una lettera al presidente aveva parlato di «discriminazioni e rischi economici per la Russia». I ministri economici hanno cercato di rinviare ancora l´adozione del protocollo. La spinta di Putin, l´eccezionale fase dei prezzi di petrolio e gas che fa volare il bilancio russo, li hanno convinti ad «aprire un nuovo settore nel mercato globale: settore che ci interessa e ci offre prospettive». Il riferimento è alle quote di emissioni. I Paesi virtuosi potranno vendere i propri "crediti ecologici". La Russia, in crisi industriale, calcola che i propri costi per la riduzione dei gas saranno ampiamente compensati per almeno dieci anni: un saldo a favore stimato in 5 miliardi di euro.

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