Da La Repubblica del 14/07/2004
Multiproprietario
di Sebastiano Messina
Dopo aver rinviato per mille giorni un atto che aveva promesso di varare entro i primi cento, Berlusconi vede arrivare nel momento meno opportuno la legge sul conflitto d´interessi. Non perché lo metta in difficoltà, ma - al contrario - perché l´evidenza della realtà rende ridicole le false burbanze di una legge che lascia il tempo che trova. L´esempio lampante di quale sia il vero conflitto d´interessi tra il Berlusconi imprenditore e il Berlusconi governante - tra il Cavaliere e il Presidente - l´ha dato lui stesso nella tempestosa litigata con Follini.
Irritato dalle argomentazioni del leader dell´Udc, a un certo punto Berlusconi lo ha avvertito: «Continua così e vedrai se le mie reti non ti attaccheranno!». Follini credeva di parlare con il presidente del Consiglio, e invece s´è trovato di fronte il padrone di Mediaset. E quando ha protestato per la minaccia, ha visto arrivare un altro Berlusconi - il proprietario di Publitalia - che sorridendo gli ha spiegato che mai e poi mai lui si metterà contro il 6 per cento dell´Udc, perché «quegli elettori sono potenziali clienti per chi fa pubblicità sulle mie reti». Uno che mescola ministeri e telegiornali, partiti e reti, elettori e telespettatori, politica e pubblicità, una legge così se la beve nello spazio di uno spot.
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