Da Il Messaggero del 30/06/2004

DOPO LA SCONFITTA

Puglia, Fitto rimpasta ma il partito azzurro verrà commissariato

di Mario Ajello

BARI. Il rimpasto? Quello nel governo nazionale ancora non c’è, ma nelle province dell’ex impero berlusconiano colpite al cuore dal verdetto elettorale cominciano i movimenti. In Puglia, per esempio. Il governatore Raffaele Fitto, che Berlusconi ama definire «la mia protesi nel Mezzogiorno», ha reagito al trionfo pugliese del centrosinistra chiudendosi in un silenzio roccioso e impenetrabile. Che gli serve fra l’altro per rimettere mano alla sua giunta. Mario Carrieri, di Forza Italia, va ai Lavori pubblici e dopo un colloquio fra Fitto e Marco Follini Angelo Cera, dell’Udc, va alla Formazione professionale per rimpiazzare Andrea Silvestri, arrestato con l’accusa di concussione, peculato, truffa e falso.

Troppo poco come inizio, dopo una durissima batosta elettorale? Comunque, un inizio. Che si accompagna alle ovvie polemiche fra i partiti del centrodestra (che qui hanno ottenuto soltanto il successo di Domenico Mennitti come sindaco di Brindisi). Salvatore Tatarella, coordinatore regionale di An e fratello del più celebre Pinuccio, accusa: «Fitto deve fare un bagno di umiltà. Il sistema in cui il governatore comanda da solo e tutti gli altri sono sue ancelle è arrivato alla fine. O Fitto lo capisce oppure perderemo ancora». Nel mirino del rimpasto pugliese ci sarebbe addirittura l’assessore al Bilancio, Rocco Palese, fidatissimo braccio destro di Fitto e uno dei pochi con cui il governatore condivide la gestione di governo. Nessuno ufficialmente chiede la testa di Palese, ma specie dalle parti di An si insinua la necessità di sostituire il rigore finanziario, e Palese che se ne è fatto interprete, con l’apertura della borsa che consentirebbe di recuperare consensi. Insomma, la scossa elettorale si fa sentire in quella che era fino a pochi giorni fa la roccaforte del berlusconismo meridionale, ora espugnata dal centrosinistra che proprio in Puglia nei prossimi mesi ha deciso di piantare le tende. La festa nazionale della Margherita, ai primi di settembre, si svolgerà a Bari e sempre a Bari a novembre dovrebbe tenersi il congresso nazionale dei Ds.In Forza Italia gli umori sono sul depresso. Il partito berlusconiano verrà commissariato per non avere dato buona prova di sé. Si tratta di recuperare il consenso perduto («non sarà facile ma ce la faremo» sono le uniche parole che Fitto va ripetendo in queste ore ai suoi uomini) e sono diverse le ipotesi su chi arriverà da Roma per riaggiustare la casina di caccia berlusconiana. Di sicuro sarà un parlamentare. Si fanno i nomi di Antonio Leone, vice-capogruppo di Forza Italia alla Camera. O di Francesco Coluccio, eletto in Lombardia ma originario di Brindisi. Oppure potrebbe tornare, da commissario, Guido Viceconte, sottosegretario alle Infrastrutture, da sempre vicino all’ex coordinatore nazionale del partito Claudio Scajola.

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