Da Corriere della Sera del 16/06/2004

Potrebbero curare l’Alzheimer che ha ucciso l’ex presidente

Niente aiuti alle ricerche sulle cellule staminali Bush delude Nancy Reagan

Con Kerry e 57 senatori, la vedova aveva chiesto di modificare la legge

di Ennio Caretto

WASHINGTON - Il presidente Bush ha respinto l'appello di 58 senatori di entrambi i partiti, tra cui il suo rivale elettorale John Kerry, e di Nancy Reagan, la vedova del presidente Ronald Reagan, perché faciliti le ricerche sulle cellule staminali. Quasi tre anni fa, nell’agosto del 2001, Bush vietò i finanziamenti pubblici di queste ricerche, commentando che le cellule sono estratte dagli embrioni dopo alcuni giorni dalla fecondazione, e possono costituire una forma di aborto. Per i 58 senatori e Nancy Reagan, invece, il paragone con l'aborto è infondato, e le cellule staminali possono portare alla cura di terribili malattie degenerative come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson.

L’ex presidente Reagan fu colpito dall’Alzheimer nel 1994, e negli ultimi anni aveva perso totalmente il contatto con la realtà, non riconosceva più né comunicava con i suoi familiari. Un noto ricercatore, John Trojanoski della Pennsylvania University, ha dichiarato che «con risorse adeguate, le ricerche sulle cellule staminali darebbero frutti importanti».

Annunciando la decisione di Bush ai media, il portavoce della Casa Bianca Scott McClellan ha dichiarato che «il presidente non crede che si debba creare la vita all'unico scopo di distruggerla», produrre cioè embrioni per estrarne le cellule staminali, così uccidendoli. Il presidente, ha aggiunto McClellan «vuole che si studino le prospettive di queste ricerche senza oltrepassare una certa soglia morale. Ci sono molte cose che non sappiamo ancora». Il portavoce ha ammesso che considerazioni religiose hanno pesato sulla decisione di Bush, ma ha evitato di polemizzare con i 58 senatori e con Nancy Reagan, che nel 1995 fondò un Istituto dell’Alzheimer, a cui nel corso degli anni gli ha procurato 15 milioni di dollari di fondi. Le cellule staminali però potrebbero scatenare una battaglia politica al Congresso: in sfida a Bush, il senatore repubblicano Chris Bond e la senatrice democratica Barbara Mikulski hanno varato un disegno di legge per il finanziamento di ricerche su di esse all’Istituto nazionale della sanità, un organo federale.

Il braccio di ferro sulle cellule staminali ha diviso i repubblicani in due. Una parte si è schierata con Bush, un'altra con Nancy Reagan. Alle esequie dell’ex presidente la scorsa settimana, uno dei figli, Ron, ha criticato Bush senza peraltro farne il nome. «Mio padre - disse - era religioso, ma non commise il fatale errore di tanti di ostentare la sua fede per ottenere un vantaggio politico». Il New York Times si è chiesto a che cosa si riferisse. Un anonimo dirigente repubblicano ha risposto: «Ron ha voluto mandare un messaggio a Bush: sii tollerante sulla questione delle cellule staminali».

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