Da Corriere della Sera del 19/03/2004

Il documento

Agenda dell’ultimo colpo: preparare casco blu, pantaloni chiari, P38

Nel computer di Mezzasalma tutti gli appunti della meticolosa pianificazione della rapina

di Giovanni Bianconi

ROMA - La riunione della «sq. op. off.», che nel lessico brigatista sta per «squadra operativa offensiva», avvenne alle 13 di giovedì 23 gennaio 2003. All’ordine del giorno, «prova dei movimenti e della pianificazione» della rapina realizzata all’ufficio postale di via Torcicoda, a Firenze, il 6 febbraio successivo. La conferma arriva da quella sorta di agenda preparatoria del colpo riesumata da uno dei computer di Marco Mezzasalma, il presunto brigatista arrestato nel blitz antiterrorismo del 24 ottobre scorso e indagato a Roma per l’omicidio D'Antona, a Bologna per l’omicidio Biagi e a Firenze per quella rapina che fruttò alle Br 67.000 euro. A partire da giovedì 9 gennaio sono indicati per ogni giorno gli incontri tra militanti e le attività connesse all’«esproprio», che poteva avvenire anche due o tre giorni prima. Nell’agenda, infatti, l’indicazione «esp.» compare per 4 volte a partire da lunedì 3 febbraio, fino al 6. Due settimane prima, il 23 gennaio, il commando s’incontrò per mettere a punto, tra l’altro, l’elenco delle cose necessarie a compiere la rapina: le armi da sistemare in un borsello - «7,65 e 38» - è scritto per indicare i calibri delle pistole - e poi: «casco blu, tre radio a tracolla, un telefono senza batteria ma con microfono, guanti, illuminazione a batteria, abbigliamento P. e Rs. (le sigle indicano due persone), kway Aldo se c’è, portachiavi, cappelli, chiavi Ape, piantina». Per il 28 gennaio il memorandum prevede mansioni più delicate: «Preparare il mitra con il calcio reclinabile, pulizia della 7,65, studiare capacità di tiro della 38 e della 7,65».

La rapina del 6 febbraio è l'ultimo colpo messo a segno dalle Brigate rosse prima della cattura di Nadia Lioce e la morte di Mario Galesi sul treno Roma-Firenze del 2 marzo 2003, nella sparatoria che costò la vita al sovrintendente di polizia Emanuele Petri. Da allora cominciò il declino delle nuove Br, fino agli arresti dello scorso ottobre. Nessuno è in grado di dire se ciò che è rimasto in piedi dell’organizzazione è in grado di compiere nuovi attentati o rapine; per adesso, il documento uscito dal computer di Mezzasalma resta la testimonianza più recente della meticolosa preparazione di un’azione, con la cura quasi maniacale per ogni particolare. Come dimostrano le consegne affidate a Rs per il 25 gennaio: «Prende pompa da bauletto vespa; compra qualcosa da Penny, prendi due buste; porta batteria Ape a ricaricare; sposta filo casco da Free azzurro ad Sh (due modelli di motorini, ndr); preleva targa Free; gonfia bici marrone e olia; gonfia bici viola e olia...».

Dalla lettura del documento s’intuisce che le Br non avevano dei covi in Toscana, se i militanti in arrivo da Roma erano costretti a passare la notte in treno per arrivare all’alba a Firenze il giorno della rapina. Sono indicati tutti gli orari: «Lunedì 3: Espresso delle 3,18 con prenotazione. Martedì 4 e successivi: Treno Intercity Night delle 22,37 a Rm Tiburtina, arrivare a Bologna alle 3,15 e da Bo prendere un E.N. delle 4,08 che arriva a Firenze CDM alle 5,17». Quanto al rientro, tra le mansioni affidate a Bp c’è anche quella di verificare un «eventuale allontanamento dalla città tramite bus per Figline, luoghi e orari».

Nella stessa pagina degli orari dei treni, alla voce «Riorganizzazione dell’attività per l’obiettivo già predisposto Tor.» (abbreviazione di Torcicoda, nome della via con l’ufficio postale da rapinare), si affronta il «problema dell’abbigliamento degli elementi che entrano durante la consegna del plico per garantire l’insospettabilità: taglio della parrucca disponibile, imbiancatura di una parrucca, imbiancatura del capello naturale, studio dell’abbigliamento. Sperimentazione di colle o silicone che coprano le impronte digitali». Ancora il 23 gennaio: «Comunicare a Co. l’opportunità di indossare un paio di pantaloni chiari, se non ce l’ha li compri». E a seguire: «Definire con Al. se meglio o no comprare un paio di scarpe nuove... Mettere una sola corda al sacchetto Reebook... Cambio lacci scarpe».

La Posta di via Torcicoda non era l’unico possibilità esplorata dai brigatisti. Tra gli «obiettivi di ripiego» c’era anche lo sportello bancario del Cto, il Centro traumatologico ortopedico di Firenze. Per attaccarlo occorreva la «verifica dello spessore dei vetri», seguita da «verifica di punti dove può essere effettuata una prova dell’abbattimento di vetri simili sia con colpi di mazza ferrata che con colpi di arma da fuoco». Le armi servivano anche per coprire la fuga nel caso di un eventuale intervento delle forze dell’ordine. Alla riunione della «sq. op. off.» del 31 gennaio era previsto di «definire se quando si esce dall’up e si vedessero delle forze di polizia si reagisce subito oppure si punta a raggiungere i motorini e ad allontanarsi». Erano le ultime decisioni da prendere. Sabato 1 febbraio, alle 10 in punto, c’è stato un «addestramento sul territorio e utilizzo della bicicletta». Alla data di domenica 2 è scritto: «Acquisto giacchetto chiaro a Porta Portese - Paolo». Dal giorno dopo tutto era pronto per la rapina.

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

La doppia esplosione al mattino. L´attenzione degli inquirenti sulle formazioni eversive più movimentiste. Maroni: fatto gravissimo
Milano, allarme per le nuove Br
Due bombe carta nel centro contro un´agenzia di lavoro interinale
di Claudia Fusani su La Repubblica del 31/10/2004
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0