Da La Stampa del 09/01/2004
Discografici contro Amazon
La musica non fa sconti
di Anna Masera
IL 2004 si preannuncia di fuoco, per l’industria della musica: pur di difendere i suoi profitti, sempre più corrosi dai nuovi sistemi di distribuzione resi possibili da Internet, a colpi di cause legali rischia di alienarsi del tutto i suoi utenti, già disaffezionati da tempo.
Amazon.com, il primo negozio virtuale al mondo, è nel mirino delle major in Gran Bretagna per importazione illegale di cd. La sua colpa: vendere a prezzi vantaggiosi per i consumatori. Non solo: a febbraio si aprirà il processo contro il sito Cd-Wow, un rivenditore online con sede a Hong Kong che deve il suo successo proprio all’importazione di cd fuori dall’area economica europea a prezzi nettamente competitivi. Stessa sorte tocca a Play.com.
Queste nuove vertenze legali rappresentano il primo assalto da parte dell’industria discografica contro l’import «parallelo», in cui prodotti genuini vengono acquistati in un Paese a un prezzo più basso prima di essere importati e venduti in un altro Paese senza il consenso ufficiale del proprietario del copyright. Intanto iTunes, il negozio di musica online della Apple, è stato piratato dal diciannovenne norvegese noto come «Dvd Jon» perché aveva già divulgato il sistema per piratare i dvd. Su un punto, il 2003 è stato chiaro: il mercato della musica digitale esiste. E’ il pubblico che non è più disposto a spendere i prezzi imposti dai discografici per un cd. Chissà se nel 2004 se ne prenderà atto.
Amazon.com, il primo negozio virtuale al mondo, è nel mirino delle major in Gran Bretagna per importazione illegale di cd. La sua colpa: vendere a prezzi vantaggiosi per i consumatori. Non solo: a febbraio si aprirà il processo contro il sito Cd-Wow, un rivenditore online con sede a Hong Kong che deve il suo successo proprio all’importazione di cd fuori dall’area economica europea a prezzi nettamente competitivi. Stessa sorte tocca a Play.com.
Queste nuove vertenze legali rappresentano il primo assalto da parte dell’industria discografica contro l’import «parallelo», in cui prodotti genuini vengono acquistati in un Paese a un prezzo più basso prima di essere importati e venduti in un altro Paese senza il consenso ufficiale del proprietario del copyright. Intanto iTunes, il negozio di musica online della Apple, è stato piratato dal diciannovenne norvegese noto come «Dvd Jon» perché aveva già divulgato il sistema per piratare i dvd. Su un punto, il 2003 è stato chiaro: il mercato della musica digitale esiste. E’ il pubblico che non è più disposto a spendere i prezzi imposti dai discografici per un cd. Chissà se nel 2004 se ne prenderà atto.
Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
di Sara Arrigone su La Stampa del 18/12/2006
di Sara Arrigone su La Stampa del 15/12/2006
di Anna Masera su La Stampa del 08/11/2006
News in archivio
su Punto Informatico del 03/11/2006
su APCom del 22/09/2006
Aids: Roche condivide il suo sapere con l'Africa
Il gigante farmaceutico svizzero Roche trasferisce a tre compagnie africane i mezzi di fabbricare localmente un farmaco generico contro l'AIDS. Altre imprese seguiranno.
Il gigante farmaceutico svizzero Roche trasferisce a tre compagnie africane i mezzi di fabbricare localmente un farmaco generico contro l'AIDS. Altre imprese seguiranno.
su SwissInfo del 22/09/2006
In biblioteca
di Lawrence Lessig
Feltrinelli Editore, 2006
Feltrinelli Editore, 2006