Da La Stampa del 07/08/2003
Originale su http://www.lastampa.it/redazione/news_high_tech/archivio/0308/ngmicros...
Secondo Bruxelles il gruppo Usa monopolizza il mercato. La società replica: siamo disponibili a collaborare
Ultimatum di Monti a Microsoft, sanzioni in vista
Bill Gates rischia 3 miliardi di multa
di Anna Masera
La Commissione europea ha dichiarato ieri che multerà la Microsoft per abuso di posizione dominante nel mercato del software e chiede all’azienda di Bill Gates di cambiare il sistema di distribuzione del suo Media Player, il programma per l’audio e i video su Internet. Si tratta della presa di posizione più determinata contro la Microsoft da parte della Commissione Ue, che rappresenta il braccio esecutivo dell’Unione europea, da quando è in corso la diatriba Antitrust in Europa: il commissario europeo per la concorrenza Mario Monti ha dichiarato addirittura che potrebbe ordinare al gigante informatico di aprire il codice sorgente del suo software per i server - che gestisce tutto ciò che riguarda i siti Web e i sistemi di posta elettronica - e metterlo a disposizione delle altre aziende.
Secondo la Commissione Ue le prove raccolte contro la Microsoft sono schiaccianti e l’ammontare della multa (che può arrivare a toccare i 3,2 miliardi di dollari, ovvero il 10% del fatturato mondiale della società Usa) sarà determinato dal perseverare delle offese. «A questo punto, abbiamo talmente tante prove che saremo in grado di sostenere lo scrutinio della Corte europea per qualunque decisione prenderemo» ha dichiarato Tilman Luader, portavoce di Bruxelles, nel corso di una conferenza stampa. La Ue ha dichiarato che darà alla Microsoft un’ultima possibilità di replica prima di ordinarle di condividere il suo codice sorgente (il linguaggio informatico dei suoi programmi) con i concorrenti (tra cui Sun Microsystems e Oracle) e prima di costringerla a cambiare il sistema di offerta del suo programma audio e video (Media player) a beneficio delle concorrenti Real Networks e Apple Computer.
Per tutta risposta, la Microsoft ha fatto sapere che sta analizzando la nuova dichiarazione della Commissione. «Ne stiamo esaminando i contenuti adesso per valutare la questione nel dettaglio» è la risposta vaga di Tiffany Steckler, portavoce del gruppo da Parigi. A suo parere si tratta di «uno spiacevole avvicendamento, che allunga le procedure già sostenute negli ultimi tre anni». Tuttavia, ha aggiunto, «prendiamo questa indagine molto sul serio e lavoreremo sodo per concentrare i nostri sforzi, rispondendo alle preoccupazioni della Ue e cercando una soluzione positiva».
Secondo la Commissione Ue, la Microsoft avrà due alternative per facilitare una concorrenza più leale nei «media player». Potrebbe o vendere separatamente il suo Windows Media Player dal suo sistema operativo Windows, il più diffuso sistema operativo per pc al mondo, sotto l’obbligo di vendere una versione separata di Windows senza Media Player, oppure potrebbe accettare di includere i software concorrenti, come Real Player e Quick Time, nel suo sistema operativo Windows. «Sono entrambe soluzioni che mirano a garantire al consumatore una scelta equa in questo mercato» sostiene la Commissione Ue.
Monti ha dichiarato di aver inviato alla Microsoft un elenco finale di obiezioni «che include l’identificazione dei rimedi appropriati», per dare all’azienda un’ultima opportunità di rispondere prima che la Commissione concluda la sua indagine Antitrust, in corso ormai da tre anni.
Il comunicato Ue offre insomma alla Microsoft un’ultima possibilità per un’udienza e per una risposta scritta. «Siamo determinati per assicurare che il risultato di questo caso vada a beneficio dell’innovazione e dei consumatori» ha dichiarato Monti.
La Steckler non ha commentato sui possibili rimedi menzionati da Monti, nè sulla possibile multa: «Oggi non vogliamo fare ipotesi su come andrà a finire». E ha aggiunto che la Microsoft ha già preso dei provvedimenti per rispondere a una causa simile negli Usa. Solo che negli Stati Uniti, grazie all'acquiescenza di George Bush e della sua amministrazione, la causa Antitrust contro la Microsoft si è risolta senza danni irrimediabili per il gigante del software. Mario Monti si sta dimostrando più inflessibile e più difficile da convincere. La palla ora passa a Bill Gates e a Steve Ballmer, presidente e amministratore delegato della Microsoft, entrambi abili maghi del marketing. Sapranno farsi perdonare anche in Europa? Per ora, una sola cosa è certa: oggi è un giorno felice per i tanti nemici del creatore di Windows. I suoi concorrenti piccoli e grandi: quelli a codice aperto, paladini dell’open source Linux e dintorni, così come quelli commerciali eternamente numeri due, tre, quattro. Ma anche molti suoi utilizzatori: compresi quelli che creano i virus per mandare in tilt i programmi Microsoft. Oggi si sentono tutti - almeno un pochino - vendicati.
Secondo la Commissione Ue le prove raccolte contro la Microsoft sono schiaccianti e l’ammontare della multa (che può arrivare a toccare i 3,2 miliardi di dollari, ovvero il 10% del fatturato mondiale della società Usa) sarà determinato dal perseverare delle offese. «A questo punto, abbiamo talmente tante prove che saremo in grado di sostenere lo scrutinio della Corte europea per qualunque decisione prenderemo» ha dichiarato Tilman Luader, portavoce di Bruxelles, nel corso di una conferenza stampa. La Ue ha dichiarato che darà alla Microsoft un’ultima possibilità di replica prima di ordinarle di condividere il suo codice sorgente (il linguaggio informatico dei suoi programmi) con i concorrenti (tra cui Sun Microsystems e Oracle) e prima di costringerla a cambiare il sistema di offerta del suo programma audio e video (Media player) a beneficio delle concorrenti Real Networks e Apple Computer.
Per tutta risposta, la Microsoft ha fatto sapere che sta analizzando la nuova dichiarazione della Commissione. «Ne stiamo esaminando i contenuti adesso per valutare la questione nel dettaglio» è la risposta vaga di Tiffany Steckler, portavoce del gruppo da Parigi. A suo parere si tratta di «uno spiacevole avvicendamento, che allunga le procedure già sostenute negli ultimi tre anni». Tuttavia, ha aggiunto, «prendiamo questa indagine molto sul serio e lavoreremo sodo per concentrare i nostri sforzi, rispondendo alle preoccupazioni della Ue e cercando una soluzione positiva».
Secondo la Commissione Ue, la Microsoft avrà due alternative per facilitare una concorrenza più leale nei «media player». Potrebbe o vendere separatamente il suo Windows Media Player dal suo sistema operativo Windows, il più diffuso sistema operativo per pc al mondo, sotto l’obbligo di vendere una versione separata di Windows senza Media Player, oppure potrebbe accettare di includere i software concorrenti, come Real Player e Quick Time, nel suo sistema operativo Windows. «Sono entrambe soluzioni che mirano a garantire al consumatore una scelta equa in questo mercato» sostiene la Commissione Ue.
Monti ha dichiarato di aver inviato alla Microsoft un elenco finale di obiezioni «che include l’identificazione dei rimedi appropriati», per dare all’azienda un’ultima opportunità di rispondere prima che la Commissione concluda la sua indagine Antitrust, in corso ormai da tre anni.
Il comunicato Ue offre insomma alla Microsoft un’ultima possibilità per un’udienza e per una risposta scritta. «Siamo determinati per assicurare che il risultato di questo caso vada a beneficio dell’innovazione e dei consumatori» ha dichiarato Monti.
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