Da Corriere della Sera del 05/08/2003

Le rivelazioni fatte dal Los Angeles Times

«L’Iran ha l’atomica a portata di mano»

Gli Stati Uniti pronti a reagire con la forza

di Ennio Caretto

WASHINGTON - L'Iran è «molto vicino» a procurarsi l'atomica, e il Pentagono ha pronto un piano per attaccarlo con bombe e missili e distruggerne gli impianti nucleari. Lo afferma il Los Angeles Times svelando i risultati di una sua inchiesta di tre mesi in tutto il mondo, da cui emerge che Teheran è stata o è aiutata dalla Corea del Nord, dal Pakistan, dalla Cina, dalla Russia e forse anche da Paesi europei. Il quotidiano non ha trovato la «pistola fumante», cioè le prove concrete che l'Iran stia per sperimentare o per produrre la bomba, ma ha elencato una serie di indizi impressionanti. Sottolinea anche che, oltre alla Cia, altri servizi segreti occidentali, a esempio quello francese, sono al corrente dei programmi occulti.

Il Los Angeles Times , che sembra sia stato «imbeccato» dai falchi dell’amministrazione Bush, ha parlato a esperti asiatici, iraniani in esilio, militari, e ha consultato documenti riservati e rapporti declassificati di recente.

«Il piano di produzione di energia atomica a uso pacifico degli ayatollah - scrive - ne nasconde uno per fare dell'Iran la prossima potenza nucleare... Teheran svolge attività clandestine di riarmo, e cela la verità agli ispettori dell'Aiea, l'Agenzia internazionale dell'energia atomica... Si appresta determinatamente e rapidamente a dotarsi della capacità di costruire ordigni nucleari».

In merito, il giornale cita un rapporto dello spionaggio francese dello scorso maggio, secondo cui «è sorprendente quanto l'Iran sia prossimo a sviluppare grandi quantità di uranio arricchito o plutonio per la bomba». Un documento dell'Aiea del mese successivo, dove si delinea «una corsa di Teheran ad accelerare i lavori agli impianti atomici». Una ricostruzione, forse fatta dalla Cia, delle forniture cinesi di materiale nucleare, quasi 2 tonnellate, agli iraniani nel 1991, l'anno della guerra del Golfo persico. Contatti presi con gli ayatollah da militari e scienziati pachistani, pare nel 1989.

Dall'inchiesta del Los Angeles Times emerge chiaramente la partecipazione, non si sa se a titolo individuale o sotto l'auspicio dei rispettivi governi, di esperti nordcoreani, russi e pachistani al programma di riarmo atomico dell'Iran. Dei primi, il giornale afferma solo che furono visti nelle centrali iraniane, e dei secondi che sarebbero stati assoldati da Teheran forse all'insaputa di Mosca, ma tra i terzi nomina lo scienziato Abdul Qadeer. Il Los Angeles Times indica anche alcuni stabilimento industriali dove l'Iran nasconderebbe i suoi laboratori: un villaggio turistico sul Mar Caspio, una fabbrica di orologi presso Teheran, la Kalaye electric.

Nell'analisi del quotidiano, gli ispettori dell'Aiea avrebbero avuto sentore, oltre che di queste manovre sotterranee, anche di tentativi del regime di acquistare sostanze radioattive e le attrezzature per lavorarle in alcuni Paesi dell'Ue, non meglio identificati. È uno dei motivi per cui, dopo lunghi negoziati, gli ispettori della Aiea sono tornati ieri a Teheran, da cui erano assenti da due mesi, nella speranza d'indurre gli ayatollah a firmare un protocollo del trattato di non proliferazione. Il loro portavoce Teh Saber Zaemian ha dichiarato di non sapere quale sarà il loro responso. Ma 500 studenti, sicuramente su ordine del regime, hanno inviato al premier Khatami una petizione chiedendogli di non farlo.

Il Los Angeles Times ammette che il Pentagono e la Cia hanno rifiutato commenti ufficiali. Ha commentato tuttavia la Casa Bianca. «La condotta iraniana è causa di grande preoccupazione - ha ammonito il portavoce Scott McLellan -. Stiamo lavorando con l'Aiea affinché Teheran abbandoni il suo programma. Rinnoviamo la nostra sollecitazione all’Ue a premere sull'Iran».

La settimana scorsa, alla conferenza stampa nel Giardino delle rose prima di partire per il ranch di Crawford nel Texas, il presidente Bush aveva martellato su questo punto. Bush aveva escluso rappresaglie militari, dicendo di non contemplare un'altra guerra dopo quella dell'Iraq, ma aveva anche ricordato che «gli Stati Uniti si riservano sempre qualsiasi opzione».

Assieme alla Corea del Nord, che ha acconsentito a un negoziato multilaterale con gli Usa, la Corea del Sud, il Giappone, la Cina e la Russia, l'Iran è comunque nel mirino di Bush. I due Paesi fanno parte dell’«asse del male» assieme all'Iraq. In segreto, la Superpotenza sta trattando con Teheran la estradizione dei terroristi di Al Qaeda e la rinuncia all'atomica. Ma non vuole pagare il prezzo chiestole dagli ayatollah: la consegna dei ribelli mujaheddin.

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

Teheran con un messaggio a Washington apre un nuovo pericoloso fronte di crisi
Khamenei: orrendi gli attacchi alle città sante
di Mimmo Candito su La Stampa del 17/05/2004
La visita
L’offerta di Teheran: sosteneteci con gli Usa, medieremo con gli sciiti
Previsto uno scambio di incontri: l’Italia ospiterà la conferenza dei donatori di Bam
di Paolo Conti su Corriere della Sera del 19/04/2004
L’Iran tenta la mediazione e manda inviati a Bagdad
La svolta dopo la richiesta degli Usa, contatti diretti anche con l’Italia. Frattini: Teheran sta mantenendo gli impegni
di Gianna Fregonara su Corriere della Sera del 15/04/2004
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0